Disturbi di personalità
La personalità è una modalità strutturata di pensare, interpretare e comportarsi, risultante dall’interazione tra il temperamento (innato) e l’ambiente (aspetti sociali – affetti, valori, formazione, educazione – ed esperienze vissute). La personalità è costituita da molteplici aspetti più o meno modificabili rispetto alle esperienze ambientali: tratti «a bassa variabilità», tendenzialmente stabili (es. introversione/estroversione, autostima di base, stile di attaccamento) e tratti «ad alta variabilità», fluttuanti in funzione del contesto e del tempo (es. autostime specifiche, motivazione, interessi)
I disturbi della personalità sono modelli disfunzionali di comportamento che, a partire da un certo modo di pensare se stessi e gli altri, si evidenziano nelle relazioni con gli altri e nella capacità di regolare le proprie emozioni e comportamenti.
Oltre al Disturbo antisociale di personalità, di cui abbiamo già detto nella sezione dedicata ai disturbi dirompenti, ecco una sintesi di alcuni tra i disturbi di personalità che ho incontrato:
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Disturbo evitante di personalità, fatto di estrema chiusura, timidezza, sentimenti di inadeguatezza e forte sensibilità alle critiche. Questo tipo di persone ha difficoltà a esporsi a meno che non siano certe di essere apprezzate, sono molto preoccupate di essere criticate o rifiutate a causa della convinzione di non essere abbastanza brave o socialmente adeguate
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Disturbo borderline di personalità, caratterizzato da instabilità emotiva e relazionale, impulsività e profondo e spesso inconsapevole senso di inadeguatezza. Inoltre, sentimenti cronici di vuoto, sforzi frenetici per evitare l'abbandono reale o immaginario, rabbia inappropriata e difficoltà a controllarla, comportamenti suicidi ricorrenti , comportamenti autolesionistici
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Disturbo dipendente di personalità, basato su un comportamento sottomesso e bisognoso, caratterizzato da difficoltà nell’autonomia e nella presa di decisioni, disposto a tutto pur di non vivere lo spettro della solitudine, in grado quindi di accettare amicizie e partner del tutto disfunzionali, ma che garantiscono vicinanza e protezione
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Disturbo istrionico di personalità, la cui peculiarità è la ricerca di attenzione, perseguita grazie a emozioni espresse in modo esagerato rispetto al contesto, al fare mostra di sé usando il proprio aspetto fisico per attirare l'attenzione, e dalla rielaborazione tutta personale di fatti e circostanze che sono andate in modo del tutto diverso
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Disturbo narcisistico di personalità, il cui modello è quello del bisogno di ammirazione e della mancanza di empatia per gli altri. Un siffatto soggetto ha un senso grandioso di importanza personale, crede di essere sempre nella ragione e di aver capito tutto, non ascolta gli altri se non per metterli a disagio, non ammette la sconfitta.
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Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, caratterizzato dalla preoccupazione per l'ordine, la perfezione e il controllo. Si tratta di persone eccessivamente concentrate sui dettagli o sugli orari, che possono lavorare oltre modo pur di portare a termine i compiti in modo perfetto, che si presentano rigide e inflessibili nella propria moralità e nei propri valori.
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Disturbo paranoide di personalità, in cui l’atteggiamento e il pensiero predominante è quello del sospetto verso gli altri, visti come potenziali nemici che parlano di lui alle spalle, che lo deridono o giudicano, e che prima o poi gli creeranno dei problemi. Il paranoico vede nemici dappertutto, si sente osservato e ascoltato, si muove con fare circospetto e dubita di tutto e tutti, compreso il terapeuta. Il contatto con la realtà rimane tuttavia integro, a meno che il disturbo non evolva, nella media e tarda età adulta, in disturbo delirante. In questo caso il soggetto diviene fermamente convinto di quelli che prima erano solo sospetti e quindi, per esempio, può ritenere di essere pedinato o di essere stato avvelenato, infettato, tradito dal partner o anche di aver fatto innamorare qualcun altro
Narcisismo, due forme assai differenti
Il narcisismo non è solo del tipo comunemente inteso, quello cioè di una persona apparentemente sicura di sé e che ostenta qualità, importanza e intelligenza (spesso, peraltro, nemmeno possedute): a questa forma di narcisismo, detta overt, se ne affianca infatti un’altra, chiamata covert. Il narcisista covert è un tipo che non diresti mai essere, appunto, narcisista. Sensibile alle critiche, a differenza dell’overt che reagisce con aggressività, il covert ne esce abbattuto e umiliato e tende a chiudersi ancora di più. Là dove l’overt è sempre in attacco, il covert gioca in difesa: appoggiato a una scarsa autostima, egli vive la costante ansia di essere inadeguato e non accettato dagli altri. Ha paura del rifiuto e dell’abbandono, è vulnerabile e auto-svalutativo. Restano in comune con l’overt i sentimenti di grandiosità e il bisogno di ammirazione, che però in questa versione di narcisismo si cammuffano da riservatezza, timidezza e falsa modestia.
Overt e covert sembrano le due facce di una stessa medaglia, ma non è un caso se solo la prima forma, quella chiassosa e aggressiva, supponente e autoreferenziale è ritenuta di natura patologica. Nella seconda, la covert, quel bisogno di un “posto al sole” tipico del narcisismo non è perseguito costi quel che costi e magari a spese degli altri; c’è una modalità relazionale manipolativa volta a piacere e ad essere accettati, ma senza affatto partire dal presupposto di essere il migliore, anzi.
Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (DOCP) o Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)?
Il DOCP è un disturbo di personalità e si differenzia pertanto dal “disturbo ossessivo-compulsivo” (DOC) trattato in un'altra sezione. Pur simili in taluni sintomi, i due disturbi hanno delle sostanziali differenze. Primo, chi soffre di DOC presenta sintomi egodistonici, cioè è consapevole dell’irrazionalità dei suoi comportamenti, cosa che non accade in chi ha un Disturbo ossessivo compulsivo di personalità (DOCP), i cui comportamenti sono egosintonici, in linea cioè con ciò che egli ritiene giusto e consono. Questo secondo tipo di persona è, dunque, un perfezionista convinto e non uno “obbligato”, ha la mania dell’ordine e del controllo perché ritiene corretto e logico che le cose abbiano una certa disposizione e coerenza. L’ossessione è in questo caso più eclatante e la prognosi più severa.